Sapete che il 90% di chi ha letto questo articolo lo ha condiviso sulle sue pagine social?
I bias cognitivi sono errori che compiamo sistematicamente nel valutare decisioni quotidiane, o più in generale qualsiasi situazione attorno a noi.
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I bias cognitivi sono errori che compiamo sistematicamente nel valutare decisioni quotidiane, o più in generale qualsiasi situazione attorno a noi.
Da dove derivano? I bias cognitivi dipendono in gran parte dalla nostra cultura di riferimento: i bias quindi possono essere definiti come “scappatoie” o stereotipi che il nostro cervello usa per risparmiare energia.
Sono dunque necessari per nostra sopravvivenza.
Uno dei bias dagli effetti più forti e visibili è il cosiddetto bandwagon effect, tradotto in italiano come “effetto carrozzone”: è infatti la tendenza a fare o pensare una certa azione nel momento in cui si viene a sapere che molti altri hanno fatto lo stesso, ed è uno strumento potentissimo per vendere di più, sia online che offline.
Di esempi se ne possono trovare moltissimi: quante volte un venditore in fase di trattativa ci ha informati che un determinato prodotto è quello più scelto e apprezzato dai suoi clienti? Oppure che molte persone sono state soddisfatte del prodotto?
Inoltre, si provi a pensare all’acquisto su internet di un software, declinato in diverse proposte: non è sempre presente un’opzione con l’indicazione “il più scelto?”
Questo effetto ha risultati migliori se le persone non hanno una profonda conoscenza dei prodotti o servizi che vengono proposti, quindi in condizioni di incertezza nella scelta.
I nostri neuro-tips sono i seguenti:
Nell'utilizzare il bandwagon effect si pongono questioni relative all'etica: in mancanza di dati reali è possibili inventarli? Noi consigliamo sempre di utilizzare sempre numeri veritieri, rimanendo trasparenti e sinceri con i propri clienti.
Quindi, cosa aspetti a seguire 90% dei lettori come te?