Come rendere un video davvero coinvolgente?

Come rendere un video davvero coinvolgente?

Il periodo delle feste coincide con quello dei video natalizi. Le grandi aziende producono solitamente dei video che non hanno come fine ultimo quello di promuovere un prodotto, piuttosto raccontano una storia, coinvolgono, emozionano

Nonostante ciò, qualsiasi mese dell'anno è il momento ideale per costruire un video che promuova valori, prodotti e storia dell'azienda. Purtroppo, nella maggior parte dei casi quando le aziende progettano contenuti di questo tipo compiono involontariamente degli errori spesso gravi che portano un bassissimo ritorno sugli investimenti.

Per prima cosa, troppo spesso i video aziendali che si incontrano sono di tipo autoreferenziale, ovvero raccontano ciò che per i vertici dell'azienda è importante come i processi produttivi, gli strumenti utilizzati o la capacità produttiva e non guardano agli obiettivi dei clienti. In modo scherzoso ci riferiamo solitamente a questo tipo di contenuti come "i video dei muletti". Inoltre, quasi sempre la lunghezza dei filmati è eccessiva: un video di due minuti è più che sufficiente per raccontare una storia o i risultati di un'attività. 

La domanda è quindi: come rendere un video davvero coinvolgente?

Una delle parti del video alla quale bisogna porre maggiori attenzioni è l’inizio. Infatti, le prime parti di un video valgono circa il 50% dell’efficacia dell’intero video.

Quali accortezze è consigliato prendere nei primi instanti di un video? Esistono due alternative:

  1. Si sorprende lo spettatore
  2. Si danno le promesse di ciò che verrà sviluppato in seguito.

Il grafico in basso è una nostra rielaborazione di un celebre schema dell'azienda di ricerca americana Innerscope, acquisita da Nielsen nel 2015.

L'inizio deve avere come detto una sopresa iniziale, che scuota emotivamente la persona. Spesso è utile anche porre alcune domande allo spettatore, in modo che sia spinto a proseguire nella visione per avere le risposte corrette. Immaginate un video che nei primi 10 secondi non ha ancora raccontato nulla: cosa spinge lo spettatore a proseguire?

Il calo centrale dell'arousal invece è fisiologico ed è per questo che è necessario inserire un elemento di sorpresa che riporti in alto l'attenzione. La fine deve contenere emozioni positive, che risolvono il problema iniziale (come nello schema dello storytelling efficace).

Nel grafico si può notare che nei primi istanti le emozioni devono essere negative. Bisogna porre un'attenzione particolare al mezzo che verrà utilizzato perché dall'esperienza di Neurexplore se i video sono pensati per una fruizione su internet le emozioni devono essere positive.

Pensate ora ai video aziendali che avete incontrato, quali seguono queste semplici regole? 

Questi sono i nostri consigli principali:

  1. Pensa agli obiettivi del tuo cliente. Cosa vuole sapere della tua impresa o attività?
  2. Poni molta attenzione all'inizio del video. Poni domande, sorprendi lo spettatore o prometti subito cosa otterrà dal video. 
  3. Emoziona lo spettatore. Lo schema classico prevede emozioni negative (un problema da risolvere) all'inizio, ma non se il video è pensato per internet.

 

Pubblicato il: 17/12/2018

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